Nel dormiveglia della febbre l’uomo sentì squillare il telefono in lontananza. Si alzò a fatica. I brividi lo scuotevano profondamente; prese il maglione sul bracciolo della poltrona e lo indossò sopra il pigiama.
«Sì, pronto?» disse con una voce che gli uscì cavernosa.
«Non sai cosa mi è capitato oggi appena entrata in ufficio?» fece lei tutto d’un fiato. «Pensa! Mi si è rotto un tacco. E non c’è stato verso di ripararlo. Così sono andata dal capo zoppicando che sembravo un pirata sulla tolda di una nave. Non mi sono mai sentita tanto umiliata in vita mia…»
«Mi spiace.»
«E poi lui mi ha affibbiato quella rogna immensa di cui ti avevo parlato e che nessuno voleva, ecco cosa significa essere una donna in un ambiente di soli maschi.»
«Mi spiace davvero, cara, io comunque sto meglio…»
«Ah certo!!! Facessi gli occhi dolci e mi mettessi le gonne e le magliette giuste come fanno certe segretarie… Guarda, non farmi parlare perché ne avrei di cose da dire… Ma che non tirino troppo la corda perché sennò… sennò… non so nemmeno io cosa potrei fare…»
«Beh… questa mattina avevo ancora un po’ di febbre, ma con la tachipirina un po’ è scesa…»
«Giorno verrà che scopriranno i miei meriti professionali e i signori uomini allora sì che capiranno con chi hanno a che fare… altro che smancerie e battutacce da caserma… e poi fumano, fumano tutti. Se ne fregano della legge. Io glielo dico di smetterla e loro sai cosa fanno? Si mettono a ridere, mi prendono in giro, ma si può?»
«E’ la tosse che ancora mi preoccupa, forse con un po’ di latte e miele…»
«Un giorno o l’altro gli faccio lo scherzo di chiamare i Carabinieri, allora sì che sarò io a ridere, altro che…»
«No, l’antibiotico ancora non l’ho preso…»
«Va bene, va bene… non voglio farla tanto lunga. Ti richiamo più tardi, adesso devo andare in riunione… tornerò a casa tardi, ciao.»
«Sì, sì, non ti preoccupare, tanto io sto bene, ciao.»
mi sa che sei il ragazzo di mia sorella 🙂
Sono sempre di meno le persone che sanno ascoltare ……
Ciao !
Roberta
sì è molto bella.. ma non ridere troppo: spesso, molto spesso, è LEI malata e LUI in riunione..
Stavo pensando…
Interessante conversazione
ho apprezzato con interesse.
…Certo che la febbre fa brutti scherzi
Troppo carino!
Cio a presto.
YoursBlog ti linka in una maniera tutta nuova vieni, guarda …
pure tu, però, parlare della tua tosse e della tachipirina senza minimamente curarti del suo tacco …. e dai, no!!!
L’ascolto, tanto importante quanto spesso sconosciuto… complimenti come sempre!!
lo riposto perchè era anonimo.E poi ci sentiamo in colpa se ci attacchiamo a qualcuno che ci ascolta e, perchè no, magari ci coccola un po’. Un bacio Bric
E poi ci sentiamo in colpa se ci attacchiamo a qualcuno che ci ascolta e, perchè no, magari ci coccola un po’. Un bacio Bric
Fantastico questo post! Mi sono messa a ridere da sola davanti al computer!!
Ma adesso come stai?
Ciao ciao
un tacco che si rompe e’ un dramma.
sempre
Ma poi…più tardi…ha chiamato? 🙂
L.A.
Tipica telefonata tra marito e moglie. E’ evidente.
Beh ma è lei che ha chiamato quindi è giusto che sia lei a condurre la conversazione! E il fatto che lui sia riuscito a rispondere sottoindende che sta bene! 😛
MI piace un sacco quello che fai
Concordo con Songlian, è una colpa unisex.
Di contro però, coloro i quali di solito scelgono di continuare a trascinare una conversazione, e dunque un rapporto, del genere, sono soprattutto gli esseri dotati di pene.
Ti abbraccio.
adoro fare il gioco del dottore ! ..e poi i maschi un po’ malatini si fan coccolare un po’ di più….no?!
questo genere di dialogo tra sordi non accade solo tra coppie, conoscenti, familiari… guardate il tenore “medio” dei commenti sui blog. Come sono rari quelli che commentano davvero e quanti invece blaterano unicamente “io invece … !” – “guarda anch’io… ” – “io io io io io”…
ma non è una caratteristica femminile. è unisex, come i gilet… e anke altrettanto cmune.
…il vecchio dramma dell’incomunicabilità e dell’ego smisurato. sono così rare le persone che “sanno ascoltare” realmente e dare attenzione agli altri. per troppi l’esperienza su questo pianeta scivola addosso senza lasciare traccia, sprecata e inutile, e senza che il loro passaggio lasci una minima traccia sul pianeta.
ciao briciola! 🙂
sì briciola, sono vivo o come preferisci viva.& aggiungo:muuuuuuu
…è da molto che ti leggo, e adesso voglio dirtelo: mi piace parecchio come scrivi. Un saluto.
Carina, io l’ho vissuta…ma a parti invertite! :))
epperò quando quando siete malati sembra che caschi il mondo!! 😛
Ma cambiare fidanzata no, eh?!? “Ops, scusa tesoro, mi si è riappesa la cornetta” 😛
Un bacino :*
FEMMINE con i tacchi!! uhhhh!!
aaaargh! e questa è un’amarissima realtà…