La parola giusta, al momento giusto

Imbustavo la spesa con la solita fretta, dimentico come sempre di separare gli alimenti dal resto. Nel frattempo la cassiera, una bella signora mora sui quarant’anni, aveva già iniziato a far passare sul lettore a barre la merce di un altro cliente, un uomo brizzolato di bell’aspetto, in giacca e cravatta. L’uomo, con una certa goffaggine, stava riponendo la spesa sul nastro trasportatore agitandosi più di quello che era necessario. Ad un certo momento, però, si fermò e, come se si fosse ricordato di qualcosa, disse alla cassiera:
«È stanca, vero?»
La donna subito non rispose, anche perché non credeva che il cliente stesse parlando con lei. Poi la frase dovette esserle rimasta nel cervello, perché riprendendosi, chiese:
«Perché si nota?»
«Sono occhi stupendi, ma sono anche arrossati…» mormorò lui per non farsi sentire da altre persone.
I lineamenti della cassiera si addolcirono di colpo, ma non aggiunse nulla. Quando consegnò il resto della banconota, che l’uomo le aveva dato, sussurrò solo un sommesso grazie. Poi alzò la cornetta del telefono di servizio premendo un tasto.
Mi ricordo che pensai: ‘La parola giusta al momento giusto. Con poco ha fatto felice una persona.’ E me ne stavo giusto andando quando la cliente successiva, giunta vicina alla signora mora, le fece subito sottovoce:
«Guardi che quel signore, mentre stava parlando con lei spingeva un cestello d’acqua minerale con i piedi e non l’ha pagato.»
La cassiera aveva nel frattempo recuperato i lineamenti duri del volto:
«Lo so, ho appena chiamato la sicurezza» poi con semplicità le domandò «ha la carta socio?»

17 pensieri su “La parola giusta, al momento giusto

  1. secondo me c’è gente che fa cose peggiori per meno. Però credo che rispecchi abbastanza la concezione dell’italiano degli utlimi anni…aH! chi me l’ha fatta fare di nascere nel “Paese dei Balocchi”!!

  2. mi piace leggerti, non ho mai lasciato tracce del mio passaggio ma oggi lo faccio per comunicarti che mi piacerebbe linkarti, spero non ti dia noia…
    a presto 🙂

  3. che delusione! ma insomma… epoi sei anche un po’ maligno: ma non sapevi che questo è stato una anno ecccezzzionale: ha avuto la pasqua e la pasquetta, figurati un po’…come poteva andare bene con tanta anomalia!

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