Una casa per due

Il corteo si muoveva pigramente lungo la strada di campagna. I visi tristi, persi nel pianto, come si conviene a un funerale. Mancava solo la pioggia in quel pomeriggio nuvoloso e gelido a punire il cordoglio delle tante persone che non si capacitavano di quelle morti improvvise. Dopo il rettifilo a costeggiare il fiume dalla corrente ruvida e schiumosa, i due carri funebri presero ad affrontare la salita con la solita inerzia. Solo un amministratore burlone, di cui si era perso nel tempo nome e identità, poteva aver pensato di costruire un cimitero lassù. I feretri sembravano cigolare in quel cauto avvicinamento, quasi avessero preso su di loro tutta la fatica di quell’ultima passeggiata.
La cerimonia si consumò lenta, come se gli astanti e soprattutto i figli non avessero più contezza del tempo e la giornata restante avesse perduto il senso della propria fine. I coniugi furono tumulati nella stessa tomba al riparo di una grossa lapide di granito rosa che spiccava sgargiante contro il grigiore degli alberi al limitare del campo. Poi , al termine, tutti se ne andarono, alla spicciolata, proprio quando il cielo, in ritardo con l’appuntamento di quel giorno, cominciò a rilasciare le prime gocce su quelle teste ancora scoperte, svuotate dal dolore.
«Dovevi proprio seguirmi anche qui? Non potevi lasciarmi un po’ in pace?» fece lui astioso nel feretro stretto.
«Scusami caro. Ma non ce l’ho fatta. Nel vederti spirare tra le mie braccia, sono morta anch’io di crepacuore. Non potevo vivere senza di te.»
«Una pessima idea, non ne combini una giusta. Adesso chi ci pensa ai nostri figli?»
«Sono abbastanza grandi caro, sapranno sbrigarsela da soli. Non potevo abbandonarti. Il mio destino è starti accanto.»
«Ah sì, eh?»
«Sì, certo… dopo tanti anni vissuti insieme…»
«Appunto…» obiettò lui con sarcasmo.
«Pensa, caro, ci hanno sistemato vicini nella stessa fossa e ora staremo insieme anche in questa nuova casa per l’eternità.»
In quella pausa si sentì forte la pioggia che rimbalzava sulla lastra di marmo con uno scroscio tumultuoso e irriverente. Poi, come se ci avesse pensato su, lui sospirò:
«Va bene… basta però che non russi come al tuo solito.»

20 pensieri su “Una casa per due

  1. Che incubo….. per una single come me, poi, sarebbe altro che una tortura! :-)) Ho fatto la rece di Ray… a me è piaciuto tantissimo. Equilibrato, Dosato, Nulla al caso, gli attori bravissimi. Se il tipo di musica piace, è assolutamente da godere. Alla fine, in sala, è scoppiato un applauso liberatorio. E questo la dice lunga! Un bacio Luna

  2. Sono finito qui perchè avevo sentito parlare di te da una blogger. Poi, stasera, ho letto un tuo commento su un blog. Insomma, se ti stai chiedendo da dove vengo, ora, lo sai. 🙂 Ciao!

  3. ciao Briciola, anch’io avrei fattola mucchettaviola…ma la governantedel mioblog e’ Belynda …e non posso mica chierela la luna….. Anche tu a mucche non scherzi pero!!!!!
    Un abbraccio

  4. Che strano..
    Sa di una storia raccontatami lungo un cavo meno di una settimana fa..
    E ancora più strana è la sensazione di.. *conoscerti*, in un certo qual senso.. – termine abusato, scontato, che però, dentro, sembra centrare delle vibrazioni della pancia che mi sussurrano che.. –

    Non so chi sei,
    ma lieta.
    Di te.
    Chiunque tu sia.

    E adesso scendo più giù, e riprendo a succhiarti, e magari – magari, dico.. – do’ anche un’inaspettata immagine al puzzle che già vedo profilarsi all’orizzonte..

    A dopo.

  5. Un amore assoluto! E di quelli veri, di tutti i giorni in un per sempre di giorni….:)
    Mi stupisce la tua capacità narrativa, sei davvero avvincente 🙂

    La Neve si è sciolta, solo nel bosco vicino ancora è bianco ma è ghiacciata e niente pupazzi. Peccato. Solo disagi e ben poca soddisfazione. lo scorso anno fu strepitoso…Un giorno di neve spessa e lenta, la notte il silenzio e una coltre magica. La Luna! mai vista una luna così luminosa e grande. Un silenzio fatato e il giorno dopo un sole primaverile e tutti a casa a far pallate e pupazzi. Un Paradiso! Veramente un paradiso :)))))
    Un bacio 🙂

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