L’ultima libreria

Da quando il Sommo Leader era salito al potere molte cose erano cambiate. Tutto in apparenza sembrava come prima, ma nulla invece era rimasto lo stesso. Era la sensazione di essere scrutati dentro che infastidiva, l’impressione non dimostrabile di essere manipolati, l’idea di fare scelte in realtà indotte da altri. Così quando Jamal entrò nell’ultima libreria rimasta aperta in centro non si meravigliò nel vedere che i libri, quelli che più aveva amato da ragazzo, recassero ciascuno una orribile fascetta bianca contornata di nero. ‘Questo libro uccide la tua fantasia’ c’era scritto di traverso sulla copertina di ‘Cent’anni di solitudine’ di Marquez; ‘L’acquisto è sconsigliato a tutti’ recitava la fascetta de ‘Il Profumo’ di Suskind.
«Non fanno prima a chiudere anche questa libreria?» si chiese ad alta voce Jamal scostando da sé i libri in segno di stizza. E un tizio, che gli era di spalle, subito gli si avvicinò furtivo: «Se facessero come dice lei potrebbero essere tacciati di oscurantismo… così invece…»
Jamal fissò quel signore dalla faccia rugosa e dal naso aquilino. Sembrava un topo con quel berretto piatto che metteva in evidenza le grosse orecchie.
«Va bene, sì, grazie…» rispose un po’ confuso afferrando un libro a caso e portandosi alla cassa.
«È sicuro di voler comprare questo libro?» gli chiese minaccioso l’uomo dietro al banco.
«Certo» fece Jamal deciso. Si accorse di avere tra le mani una copia di ‘Moby Dick’ che portava in obliquo una vistosa banda che ammoniva che il testo era gravemente nocivo allo spirito.
«Aspetti un attimo, allora» masticò l’uomo del banco. Di lì a pochi attimi giunse di fretta un signore, che aveva l’aria grigia del funzionario, con grossi baffi e uno sguardo livido, che subito l’apostrofò:
«Documenti per favore.» Jamal glieli porse, con il cuore, in gola cercando di interpretare lo sguardo amorfo del tipo dalla pelle di cartone. «Ma lei è arabo» fece con disappunto quello. «Che ci fa fuori dalla riserva?»
«Ho il permesso» rispose Jamal, come per scusarsi. «Mia madre è italiana.»
«Ah…» fece lui alzando la testa ed evidenziando così copiosi peli rossicci che gli debordavano dalle narici. «sarà… ma questo libro però non lo può comprare ugualmente!» sentenziò subito dopo severo.
«Perché?»
«Perché sono gli ordini. Occorre essere italiani da cinque generazioni.»
Jamal cercò di replicare, ma subito il calcio di un fucile piovve, chissà da dove, sulla sua mascella minuta e lo fece con tanta violenza che pensò sarebbe volata in mezzo al locale. Il buio gli scese fin dentro l’anima.
«Si alzi, presto, si alzi!» gli fece premuroso l’uomo dal naso affilato tenendogli sollevata la testa da terra. «Non può stare sdraiato sul marciapiede: se ne vada o si farà arrestare.»
Jamal rincasò a fatica, per poi finire la giornata seduto sulla poltrona, con lo sguardo fisso al muro, terrorizzato per quello che gli era accaduto. Fu solo quando si spogliò per andare a letto che trovò nella tasca della giacca il libricino che l’uomo con il naso affilato gli aveva messo addosso: erano le poesie di Rilke edite dalla Resistenza.

25 pensieri su “L’ultima libreria

  1. La reazione è stata quella di correre in libreria, della serie ” non sarà già troppo tardi?” E, comunque, grazie di aver comunque inserito anche una possibilità di scelta.

  2. Surreale e poetico..Linkato!
    per rispondere alla tua domanda cmq, no hay problema; nessun particolare accorgimento, vedo che anche tu usi splinder..basta attivare la sezione foto da mainboard e permettere anche i post via mms (successiva attìivazione) per avere commenti disponibili, se avessi ancora problemi (ogni tanto la sezione foto da sopseso il link per lavori in corso) hai semprel’help di splinder per ogni assistenza..a presto!

  3. Non è facile convivere con tre biglie di vetro? Sì…Ma hai dimenticato l pettinino di tartaruga che le tiene ferme…A volte siamonoi che ci creaimo i nostri steccati. Come perchè? Per ilpiacere di oltrevalicarli. Grazie della visita!

  4. un possibile allucinante futuro….
    a proposito, leggiti “la notte eterna del coniglio” se non lo hai ancora fatto… prima che lo vietino!! 😉

    ps- riguardo al mio post..
    Chiaramente ero ironica 😉
    HP mi è piaciuto, ma è ovvio che non lo considero certo un capolavoro mondiale!! è un libro carino e piacevole da leggere, questo sì ^_^

    Ciao ciao

  5. questo racconto è un esempio di rara bravura che da sempre ti è propria, come in certi film di almodovar, regali naturalezza anche ai casi più strani; bacio, g.

  6. incredibile, hai citato proprio 2 tra i miei libri preferiti di sempre…e come al solito il post è bellissimo!
    chiara

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