La Lotta tra i Ciclopi

«Sciò, sciò, andare prego, andare.» Il giapponese, facendo un accenno di inchino, gesticolava all’indirizzo di un ragazzo che, seduto sulla gradinata del Duomo di Lughi, impediva al turista, con la sua presenza, di scattare una foto al gruppo statuario della ‘Lotta tra i Ciclopi’. Il complesso marmoreo cinquecentesco, capolavoro di Celestino del Tarqui, è in assoluto il monumento più fotografato dagli stranieri. Ma era anche il punto di ritrovo estivo della cosiddetta ‘compagnia delle catenelle’, un gruppo di giovani sfaccendati di Lughi, che gironzola monotonamente tra la vicina fontana di via Plinio, cinta da ogni lato da robuste catene medioevali, e il sagrato, appunto, del Duomo di San Properzio. Il ragazzo, a quel punto, non avendo nessuna voglia di andarsene, gli rispose seccato:
«Mi spiace, non capire, io di Lughi.»
«Io voglio tu via, così fare foto e tutti contenti.»
«Sarai contento tu, madeinjapan, io sono felice qui, bello sdraiato all’ombra.»
«Io venuto da Giappone per fotografare Ciclopi, tu fa’ gentile, tu sciò» insistette lo straniero che si aiutava con la mano come se mandasse via una mosca.
«Sarà che sei venuto pure dal Giappone, amicokungfu. Ma io vengo da quella casa là e ho fatto prima di te. Quindi tu fare sciò e non rompere le nonne.»
Il giapponese capì che se voleva fare la sua foto, doveva cambiare registro. Si avvicinò allora al ragazzo con molta pazienza e gli sganciò in mano trenta euro. Il giovane non voleva credere ai suoi occhi:
«Potevi dirlo subito che era così importante» esclamò raggiante il giovane prima di andarsene.
Il giapponese, dopo aver fatto un altro mezzo inchino alle spalle del ragazzo che si stava allontanando, tornò indietro di qualche passo per poter scattare la foto all’intera statua. Era visibilmente soddisfatto per l’abile strategia dimostrata. Poi si voltò verso il monumento. Il sorriso, in un lampo, gli si gelò sulle labbra: altri cinque giovani della compagnia delle catenelle si erano già distesi nell’esatto punto dove si era trovato il primo ragazzo. Uno di loro disse pure ad alta voce:
«Beh, mi serviva proprio un bel po’ di grana stasera per la pizzettina e il cinemino.»

19 pensieri su “La Lotta tra i Ciclopi

  1. ahahahh, veramente carino!!! il giapponese intendo…
    Scherzo… l’ilarità dei tuoi racconti è veramente delicata a volte e i tuoi personaggi fan tenerezza. Mi piace un sacco leggerti. Ciao

  2. hiihhi… vengh’anchio allola! Pure qua da me è pieno di nipponici, (bloccano il traffico quando attraversano la strada tutti assieme)… ma non ce la faranno mai a spostarci tutti… del resto non s’è mai vista una foto di San Pietro senza nessuno… 😉

  3. genialità, estro e fantasia degli italiani!
    Un bacio, Briciola, da una “lettrice” sempre più muta, ma presente.
    E un buon fine settimana, di coccole alla mirra 😉

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