Gli astronomi lo avevano individuato già da qualche mese. Era un meteorite molto piccolo; gli esperti erano però certi che, pur puntando verso la Terra, il fenomeno non avrebbe costituito alcun pericolo: si sarebbe disintegrato infatti al contatto con l’atmosfera. Era comparso all’improvviso da dietro Marte che probabilmente lo aveva mascherato con la sua mole fino a quel momento. La curiosità della gente fu per l’occasione piuttosto grande, tanto che molti decisero di seguire l’avvenimento con telescopi e cannocchiali.
Fu non poca pertanto la sorpresa generale quando ci si accorse che il corpo celeste entrò nella nostra atmosfera indenne dirigendosi dritto verso l’Europa come un proiettile. L’allarme fu totale. Scattarono immediatamente tutte le procedure militari e della protezione civile del caso, anche se sembrava evidente che fosse ormai troppo tardi per apprestare una qualche difesa utile: l’impatto sarebbe stato inevitabile, con chissà quali conseguenze.
Invece, a qualche migliaio di chilometri della superficie terrestre, la ‘cosa’ rallentò di colpo. Aveva aperto una serie di paracaduti che ne stavano rallentando la corsa. Giunta sul suolo con una rilevante velocità residua, la grossa palla cominciò a rimbalzare nella piazza del paese colpendo prima un carrettino di frutta e verdura, poi il campanile della chiesa e poi ancora la tenda parasole della signora Beppa che se ne volò via come un aquilone. Mariolino, il rigattiere in pensione che abita proprio in piazza, affacciatosi alla finestra perché attratto dalle grida dei suoi compaesani, si prese in pieno l’oggetto spaziale rimbalzato sino a lui, finendo così per stramazzare a terra lungo disteso nella sua stanza. Infine, dopo aver travolto diversi tavolini, saltati come birilli investititi da una palla di bowling, la sfera di fermò. Il guscio piano piano si schiuse facendo fuoriuscire una macchinina cingolata che sferragliò lungo una pedana sino all’asfalto. Dalla sommità del robottino emerse quello che si sarebbe detto un periscopio che si girò con suono metallico sia destra che a sinistra. Quindi la macchina si mosse e cominciò l’esplorazione.
E la seconda puntata? non farci penare, dai!
E questo bel robottino, ce lo mandano i marziani? Buona serata! Sempre bellissimo qui!
Lo stesso spot che fa vedere la NASA da Marte. L’ho sempre sospettato che ci prendono in giro, specialmente oggi che è il 1° aprile :-). ciao*
Sempre belli i tuoi vissuti altrove! Buffo il fatto che anche tu,ora, abbia una chiocciolina(vignetta)nel tuo blog! Un salutone
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Davvero Magnifico.. ^___^
grazie per aver visitato il mio blog.
Il racconto, pero’ non l’ho letto perchè ho sonno e sto per andare a dormire
Sono sempre in giro. Ma è molto bello ritrovarti e godere di nuovo della tua scrittura. Buona serata, amico mio. Percival
penso che non troverà molto di interessante o innovativo qui! ^_^
… non c’è campo della scrittura che tu non abbia ormai sapientemente esplorato! bacio.
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eh eh eh…spirit…spirit…spirit…
Solo Glaucy: dì la verità, è stato il video di Caparezza ad ispirarti… (quello del Tunnel, non il nuovo). Che bello il volo di Magritte …. no … non era quello il titolo … Stamattina sono poco seria. Comunque è sempore delizioso questo posto con le mucchine. E io lo copierei anche il codice delle vignette… ma … poi non so dove andarlo a piazzare.
Sai una cosa? i pensieri riflessi non mi piacciono molto, ma scusa se ti critico qualcosa, non ne ho il diritto…
Geniale! Hai superato te stesso con questo racconto! Ma dimmi: cosa vede il robottino?
^__^ dolcenotte smackkk e buona esplorazione eh eh !!!
!!!
già, l’esplorazione…scoprire..capire..