Pelle di serpente

Mi stringo alle mie cose, mi attardo a parlare con un amico, mi fermo ad ascoltare la primavera che mi pulsa dentro. Mi accorgo di sorridere con gentilezza come se volessi lasciare un buon ricordo, come se mi fosse stato concesso un tempo di recupero, giusto per chiudere i sospesi e fare le ultime raccomandazioni. Più probabilmente, invece, sto solo abbandonando un altro me. Come fanno i serpenti che lasciano proprio in questo periodo la loro vecchia sulle pieghe rugose di qualche pietra. Si cambia un po’ al giorno, lentamente, ma ce se ne accorge tutto ad un tratto.

31 pensieri su “Pelle di serpente

  1. Il tepore nuovo scalda il sorriso, anche quando lo giudichiamo fuori posto. Ma alla fine calza, calza per noi. Diceva Pessoa che noi siamo sempre la stessa persona e un’altra. Magari, Fernando, un’altra, e un’altra ancora. A presto. Ellie

  2. (Reputando assolutamente felice la possibilità di poter inserire le simpaticissime vignette nel proprio Blog come si procede esattamente? Prelevo il codice Html…uhm…ammesso che faccia copia e incolla dovrei incollarlo nel template? Ma esattamente dove? E poi? Graditi lumi).

  3. Capita spesso anche a me di sentire la sensazione (emozione) che hai descritto… Tante rinascite… tante vite… pezzi di vita, pezzi di noi che abbandoniamo per strada… Ciao, MD;)

  4. In Primavera l’animo si agita, esce fuori dal sonno invernale e si colora, e un pò di noi si perde nei profumi dei fiori appena sbocciati.

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