Un respiro dietro l’armadio

«Mamma, mamma, c’è un mostro nella mia cameretta!»
Il bambino, nel suo pigiamino azzurro, si stava sfregando un occhio pieno di sonno; l’orsacchiotto, tenuto per una zampa, penzolava docile a testa in giù.
«Ogni sera la stessa storia» sbottò la madre con tono di rimprovero. «È mai possibile? Torna subito a letto, tanto questa volta non vieni a dormire con noi nel lettone.»
«Ma dico sul serio, mamma, c’è qualcuno che respira dietro all’armadio e ho sentito dei rumori.»
Lei si alzò nervosa dalla poltrona, cercando di fulminare con lo sguardo il marito che, tutto preso a gustarsi il film, neppure si era accorto della presenza del figlio.
«Visto che non c’è nulla?» disse distrattamente la madre rimettendo rimboccando le coperte al piccolo. «L’armadio è accostato al muro. Non ci può essere nessuno lì dietro.»
«Va bene, mamma, se lo dici tu.»
La donna spense la luce dietro di sé e se ne tornò in sala: era contrariata di aver perso la scena più importante del giallo.
Il bambino resistette sveglio finché poté, tanto che era già notte fonda quando si arrese al sonno. Ebbe appena il tempo di mormorare ‘non farmi troppo male, signor Mostro, ti prego’ che si addormentò sfinito. Si agitò molto durante la notte, svegliandosi sovente di soprassalto giusto per accertarsi che l’uomo ansimante dietro al mobile se ne fosse andato, ma le palpebre pesanti finivano sempre per avere la meglio. Filtrava già da qualche minuto la luce dell’alba tra le tendine della sua cameretta, allorché il piccolo si sentì scuotere per un braccio: si svegliò pensando che fosse la mamma che lo chiamava come ogni mattina. Ma non c’era nessuno accanto a lui. Il bambino si levò spaventato precipitandosi nella camera dei genitori; stava ancora tremando quando si rannicchiò accanto alla madre. Lentamente riuscì però a calmarsi e a riprendere sonno, anche se a fatica: finalmente era tranquillo.
Ancora non sapeva che i suoi genitori avevano una voragine in mezzo al petto, proprio là dove prima batteva il cuore.

18 pensieri su “Un respiro dietro l’armadio

  1. Stupefacente. Racconto che consiglierò di leggere anche ai miei amici d’università. Gli esami vanno bene, ne ho appena dati 3 prendendo 21, 25 e 30 e lode. Anche se però non li considero importantissimi. Preferisco conoscere di più le persone…, chiunque siano.
    Ciao RobyMad

  2. Eh, eh.. storiella divertente… °___° Complimenti per il blog.. è stupeeeeeeeeeeeeeendo! 🙂 Io sono soltanto all’inizio.. =( Ciao, ciao! Josephine.

  3. grazie per le tue visite, e mi sento tanto lusingata…..perchè il mio,blog è una stupidata, qua invece c’è cultura! Ogni volta che mi arriva una mail di aggiornamento “corro” a leggerti…..e a stamparti!!!!

  4. Ommammamia, questa non me l’aspettavo… Certo che tu passi da post poetici a raccontini macabri con una disinvolura invidiabile!!!

  5. si ma cazzo anche sta mammina…proprio la scena più bella del giallo gli ha fatto perdere il marmocchio…E il papà che avrà lavorato tutto il giorno…SIAMO UN BRANCO DI EGOISTI DI MERDA. E POI VOGLIAMO UN BEL BEMBINO…CHE CI TENGA UNITI…(BASTA CHE NON ROMPA TROPPO I COGLIONI). “in questa vita dove gli altri non sono…”

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