Medium

«Pronto?»
«Ciao, sono io.»
«Oh ciao, Amìna.»
«Senti, allora ci vieni a casa di Wilfredo, stasera?»
«No, penso proprio di no. Ho voglia di starmene a casa. Ho preso a noleggio il DVD di un vecchio film, ‘Dersu Uzala’. Anzi, perché non vieni tu da me?»
«Ma cosa dici? E’ da tanto che si parla di questa festa. Dai, che ci divertiamo. Viene anche la Tere, la medium di Tòdaro: fanno una seduta spiritica.»
«Ragione di più per starmene a casa.»
«Non avrai paura, spero.»
«Non è una questione di paura. Io i morti, se fossi in te, li lascerei là dove stanno. Mi reputo una persona abbastanza razionale, ma l’ultima cosa che desidero è interferire con qualcosa che non conosco e che non so gestire. Non ho nessuna prova che gli spiriti non esistano e non sono così incosciente da voler dar loro fastidio.»
«Sei sempre il solito…»
«Avrai anche ragione tu, ma un mio amico fraterno, tempo fa, ha fatto una seduta spiritica proprio con un medium di grande fama. Voleva organizzare una festa frizzicorina per il suo quarantesimo compleanno invitando, nella casa al mare del padre assente per lavoro, un mucchio di amici e poi appunto questo medium di grido.»
«E poi che è successo?»
«E’ successo che sono rimasti in piedi fino alle quattro del mattino per cercare di mandar via uno spirito che avevano evocato e che si era messo a far loro dispetti. Quest’anima travagliata, che il mio amico mi disse appartenere ad un suicida annegato, ha fatto esplodere tutte le lampadine della casa, sfiorendo le piante e facendo pure uscire l’acqua dai rubinetti. Alla fine, esausti, anziché rimanere lì al mare, come programmato, se ne sono andati via, perché nessuno si sentiva tranquillo a passare la notte in un simile posto.»
«E finito tutto bene, quindi…»
«Più o meno: fino a quando non è arrivato il padre, ignaro, qualche giorno dopo.»
«Che gli è accaduto?»
«A lui, che è completamente calvo, hanno ricominciato a crescere i capelli.»
«Beh, una cosa positiva, dopo tutto.»
«Non tanto. Erano capelli color verde prato.»

13 pensieri su “Medium

  1. bellissimo il finale 🙂 ! Mi hai ricordato le sedute spiritiche che facevo con le mie amiche d’accademia (quelle con il piattino che gira e tocca le lettere) era un gioco, ma allora ci impressionava perchè puntualmente veniva lo spirito di Pasolini che diceva di voler parlare con Raimonda (la mia amica) che era la riencarnazione di “Giselda” una sua figlia “mai nata”.Brrrrrrrr. Ciao Cicoria

  2. Eppure non è mica paradossale !! A parte i capelli verdi, ho conosciuto gente che ha dovuto cambiare casa perché gli spiriti evocati nelle sedute non andavano più via ….. un trauma veramente !! Sempre bello leggerti !! Tra l’altro, la parola “brama” del tuo racconto della creazione mi ha contagiato e me lo sono ritrovata in due racconti miei !! Un beso Luna

  3. Ricambio la visita ed i complimenti. Penso ti verro’ a trovare….magari con piu’ tempo. (P.S. molto toccante la storia della contafoglie…..:-))) ).

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