La telefonata

“Pronto?”
“Sì?”
“La prego, mi deve aiutare. Mia marito anche poco fa mi ha picchiata, selvaggiamente. Ma non perché torni a casa ubriaco, no… mi picchia solo perché ha voglia di farlo. Gli piace che io lo supplichi di non ammazzarmi, di non farmi del male, di risparmiarmi. Lo so… lo so quello che sta per dirmi… perché non lo lascio?… è facile a dirsi… veramente facile… vede… è che io, nonostante tutto, lo amo, capisce? Lo amo. Non posso concepire la mia vita senza di lui. Ma ho capito che va fermato, prima o poi mi ucciderà, lo sento. L’altro giorno voleva picchiare anche mio figlio di cinque anni che ho avuto dal precedente matrimonio, ma io mi son messo davanti e ho pensato che se si fosse sfogato con me gli sarebbe passata la voglia di rifarsi sul piccolo. Solo che mi ha colpito ancora più forte e dopo che è uscito sono rimasta distesa nel corridoio che non muovevo più le gambe. Mi ci sono volute tre ore per riprendermi…”
“Ma lei, mi perdoni, chi sta cercando?”
“Come? Non è il ‘Telefono amico’?”
“No, ha fatto il numero di un privato.”
“Allora non può aiutarmi… e lui sta per rientrare”
“Sì, ma non riattacchi signora io…”
“No, non può aiutarmi, mi scusi, mi scusi…”
“Non riattacchi, per carità, non riattacchi… signora?!?”
“…”

7 pensieri su “La telefonata

  1. triste, tristissimo, eppure a volte lasciare un marito anche violento non è cosa facile, anzi molto difficile e poco accettata. spero che tu abbia rintracciato il numero che ti aveva contattato e abbia denunciato il fatto…

  2. Lo so che posso apparire dura, o più dura del necessario, ma davvero non capisco come si possa non concepire la vita senza tipi del genere. E’ una cosa per me che va oltre le mie capacità di immaginazione. Che una ci si trovi in mezzo sì… ma che ci si resti… leggo talmente tante storie di donne che conducono una vita così (o comunque piena di doveri dai quali vorrebbero sottrarsi) che davvero non capisco più nulla :(((

Lasciami un tuo pensiero