Vento di risacca

Un tuono brontola laggiù nelle ultime luci del giorno che hanno preso a baluginare in questo cielo pieno di blu. Il vento si è fatto teso e scuote le fronde generose delle mie querce. Mi rimandano il suono della risacca del mare di quando ero bambino. Di quando pensavo che non avrei vissuto a lungo vedendoti partire. Con quel tuo sorriso un po’ triste e i miei baci ancora sulle tue labbra.
Ma ora non sono più le onde a luccicare nei miei occhi, il mare è lontano finanche dal cuore; ci sono solo delle vaghe lucciole sospinte di mala voglia contro le prime ombre della sera.
Non ci sono più promesse nel mio domani, ma scelte mature e pensieri lenti e forse solo un po’ troppo stanchi per un solo uomo.
La pioggia è vicina, è nell’aria. Sospira dolcemente. Anche se non basterà.

14 pensieri su “Vento di risacca

  1. caro briciola grazie per i complimenti per il mio semplice blogger. inserisco il commento vicino al racconto cosi’ dolce: vento di risacca.
    se uno che scrive cosi’ prova interesse per il mio
    mi sento veramente gratificato ed incoraggiato a proseguire. ciao a presto ti abbraccio come se fossi
    un tuo grande amico. Enzo

  2. Che dire… ogni giorno mi meraviglio. Trovo gente che scrive veramente bene… Racconti di Provincia? No direi “scritti d’autore”… compliments.
    Mi sa che andrai a finire clamorosamente tra i miei link… e ora che guardo bene, tra i tuoi, ne vedo uno familiare… il mitico Winston… Gemellaggio? Ciao Mr Briciola.

  3. Ricambio con gioia il saluto. Sono lusingata, io ti ammiro davvero molto. AH! le lucciole, che belle, l’altra sera le ho viste anch’io, appena riesco scriverò un “appunto” del mio inatteso incontro! ciao

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