La mia mente

E’ notte fonda. Una lontanissima campana, difficile capire quale, rintocca le tre. Ma forse il primo tocco è rimasto soffocato da questo cuscino sicché sarà l’alba la prossima a svegliarsi.
Stavo dormendo. Stavo sognando. Stavo affogando dentro a un sogno. Una paura fissa, immobile, che prende sempre più spazio dentro alla mente. Difficile dire di cosa si trattasse. Da un po’ di tempo mi abita dentro vivendo da parassita.
Come una lepre che scappa davanti al ‘suo’ fucile mi attraversa il pensiero che non posso permettermi di non essere io. Ed è un pensiero senza senso che per un po’ si ripete nella testa quasi un’eco inceppata.
Poi, ti rigiri nel sonno, i tuoi odori più intimi mi abbracciano caldi. Un fremito sulla pelle del cuore mi ricorda quanto tu sappia di casa, di emozioni bambine, di vita piena di vita. Il tuo respiro, a poco a poco, si fa profondo trascinandosi per mano anche il mio.
E la mia mente di nuovo si spegne nel buio.

10 pensieri su “La mia mente

  1. spesso anch’io sono assalita da immagini e angosce ma il dare loro un nome e rivelare la nostalgia dell’amore che si nasconde in esse mi aiuta a superarle…

  2. Sono le due anche ora… strane coincidenze.
    E’ dolce questo frammento. Profuma quiete. Profuma di donna spiata nel sonno che inevitabile ravviva una tenerezza antica, ancestrale… sempre dovrebbe essere cosi’… ma sempre nasce il giorno.
    Ma un’altra notte verra’ e ti portera’ nuovi odori, nuovi sapori, nuovi calori… che sapientemente riporrai tra le pieghe della mente e potrai far rivivere all’alba.
    Buone notti.
    Muji.

  3. Briciola, sono quasi le due. Leggere le tue parole nel silenzio della notte dona un emozione particolare, che mi accompagnerà verso il sonno. A domani. Percival

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