Il Gatto e il Topo filosofo

Ogni volta che capito a cena a casa di Maverick, mi ritrovo a dovermi prima o poi confrontare con il piccolo Phil, l’ultimo nato della cucciolata.
Quando arriva una certa ora, mi prende per mano e mi porta nella sua cameretta. Si mette il pigiamino e aspetta, guardandomi fisso con aria interrogativa. E’ il suo modo per riscuotere quanto, secondo lui, gli è dovuto: la favola della buona notte. E non mi molla finché non lo accontento.
“Non ti sembra di essere ormai grande per le favole, Phil?”
“Niente affatto, e poi tu ne sai sempre di nuove… dai zio, non farti pregare.”
“Non sono tuo zio…”
“Tutte scuse, zio, non sai che con me non attacca…”
E io, nella mia tenace e inflessibile fermezza, puntualmente mi arrendo. E la mia resa mi coglie così di sorpresa che non esco mai di casa, prima di andare da Maverick, se non ho in testa una buona favola da raccontare a Phil.
“Va bene” gli dissi “però mettiti bene sotto le coperte.”
Lui ubbidiente, sgattaiolò sotto, lasciando fuori solo naso e occhi. Quindi cominciai:

“Allora devi sapere, che tanto, tanto tempo fa un Gatto incontrò per la strada un Topo e gli chiese:
“Mi scusi signor Topo che ne direbbe di diventare la mia colazione?”
Il Topo guardò attentamente il Gatto e, dopo un pausa di riflessione, rispose:
“Egregio signor Gatto è contro i miei principi diventare la colazione di qualcuno, tuttavia sento il dovere di domandarLe se ha mai preso in considerazione l’eventualità di farsi un bel piatto di insalata…”
“Insalata?” fece l’altro “non è la mia passione: preferirei piuttosto un contorno di patate, a dir il vero, ma vada pure per la verdura.”
“Ma no! Ma no!” fece il Topo contrariato “non ha capito niente, intendevo dire solo cicoria, radicchio e rucolina senza topo né sopra, né sotto: mi sono spiegato ora?”
“…”
“Sappia, caro signor Gatto, che la verdura fa diventare sani, belli e aitanti e, soprattutto, aiuta ad avere una visione meno aggressiva dei rapporti sociali. Pensi, inoltre, che così facendo potrebbe concretamente contribuire al ripopolamento di noi simpatici animali in un quartiere che peraltro è alquanto degradato, dove la nostra sopravvivenza è ogni giorno sempre più minacciata dalla scarsità di cibo e dall’acrimonia dell’uomo che semina ovunque ignobili trappole. Inoltre, in una più ampia ottica di solidarietà animale, potrà pur sempre cogliere la pregevole opportunità di gettare delle solide basi per una pacifica futura convivenza tra roditori e felini (che una triste tradizione vuole opposti gli uni agli altri) potendo così addivenire all’invidiabile risultato di realizzare, pur in questo piccolo angolo di mondo, ad un soddisfacente scambio interculturale che, in un programma prospettico a lungo termine, potrebbe dar la stura, in una inarrestabile reazione a catena, al sensibile miglioramento delle generali condizioni di vita delle rispettive razze di appartenenza.”
“…”
“Che ne dice?”
“Veramente non ci ho capito niente…” disse il Gatto grattandosi il muso con la zampa posteriore.
“Ma come! E’ così semplice! Glielo rispiego se vuole” fece gioviale il Topo.
“No, no, grazie, per carità… però, insomma… mi par di comprendere… niente topo, allora?”
“Assolutamente niente topo signore, sono indigesti e poi non è neppure più di moda nutrirsi di carne di roditore: tutti i topi sono oramai dei filosofi e non c’è nulla di più indigesto di un intellettuale. Mangi solo verdura, signore, dia retta a me, diventi vegetariano e la sua linea, già provata, ne trarrà giovamento. Mi ringrazierà!”
“Se è per questo posso ringraziarla anche subito, signor Topo.”
“Ma le pare, signor Gatto, buona giornata!”
Il Topo fece per allontanarsi, ma il Gatto, in un balzo, lo assalì alle spalle e, in un boccone, lo divorò.
Morale della favola: la filosofia non riempie la pancia. I topi sì.

Il piccolo Phil mi stava ormai guardando con un occhio solo. Sorrise appena. Poi mi disse:
“Sei tutto matto, zio!” Si voltò di un fianco e si addormentò.

13 pensieri su “Il Gatto e il Topo filosofo

  1. Deliziosa! °.°
    Grazie della visitina…anche con antitenica effettuata il tuo sangue sarà sempre ben accetto nel mio blog.

    Leons*ina*

  2. E’ davvero deliziosa questa storia.. e direi che la morale anche se è un pochino amara (io adoro la filosofia :P) è molto vera.. Buona giornata.. e complimenti anche per le vignette..

  3. COme il piccolo Phil, ti guardo fisso con ari interrogativa: mi piacerebbe “ascoltare” al più preto un’altra tua storia… sono così belle che non mi addormenterei mai per ascoltarne il più possibile! 😉 Un abbraccio e buon fine settimana Taurie

  4. Deliziose entrambi i racconti, sia quello di ieri che quello di oggi. Come vedi, sei diventato la mia tisana sorridente per una notte tranquilla. Un abbraccio. Percival

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