Uno strano colloquio

“Ma dove sono?”
“Come non ti ricordi?”
“No, non mi ricordo e poi è tutto buio qui, non si vede niente e c’è un gran freddo…”
“Al freddo ti ci abituerai, all’inizio può sembrare insolito, ma poi ti parrà naturale. Quel che c’è di strano invece è che non ci si pensa neppure a reagire a questa situazione.”
“Sì hai ragione, mi sento tranquillo, sereno, in pace con me stesso, come non lo sono mai stato.”
“E poi, fra qualche tempo, più o meno appena smetterai di sentir freddo, potrai avvertire il movimento della Terra.”
“Davvero? Ma cosa dici?”
“Sì, è una sensazione bellissima e, nelle lunghe notti invernali, quando il silenzio è sovrano, potrai persino udire il fruscio del Mondo mentre gira intorno al Sole alla velocità pazzesca che tu sai. Si muove persino tutto l’Universo e ogni pianeta emette un suono particolare in una sinfonia dolcissima che ti fa vibrare.”
“E poi?”
“E poi senti la pioggia che scroscia e il terreno che se la beve, le radici che suggono linfa per far crescere le piante e persino il calore del Sole anche se i suoi raggi non possono scaldare.”
“Ma com’è che mi sento tanto stanco? Non mi sembra di aver fatto grandi cose oggi.”
“E’ normale che ciò avvenga, non ti preoccupare. Succede quando si inizia una nuova vita. Pensa piuttosto a quanto tempo avrai per riflettere, per pensare e anche per sognare.”
“Sognare?”
“Si non si smette mai di sognare. I sogni compenetrano ogni cosa ed è una condizione permanente. Perché la nostra anima è intessuta di sogni, di quelli che abbiamo saputo coltivare e abbiamo saputo non far appassire.”
“Sei stato gentile a dirmi tutto questo.”
“Figurati, è sempre un piacere spiegare ai nuovi arrivati.”
“Che ne diresti allora, per suggellare la nostra nuova amicizia, se ce ne andassimo in un luogo più illuminato e meno triste, magari a bere qualcosa?”
“No. Non credo sia possibile.”
“Oh bella. E perché mai?”
“Perché questo è un cimitero. E io e te siamo dentro ad una bara.”

8 pensieri su “Uno strano colloquio

  1. Sono arrivato in ritardo…ma ora ho recuperato. Cosa posso dire, che non ti abbia già detto molte volte. Questa volta, esistenziale e filosofico, con quella pennellata finale di noir. Buona serata. Percival

  2. Fiottolino, Fiottolino… ma è proprio dal mondo parallelo che arriva questa newsletter! Solo che non ti piace. Succede. Sapevo che era un po’ a tinte forti. Ma tant’é…

  3. Non so briciola, a parte il fatto che un racconto del genere arrivi con una news letter, non mi sembra poi così interessante. Preferisco quelli che arrivano dal tuo di mondo parallelo.

  4. Ciao Briciola. Stavolta, passando da qui, non posso esimermi da lasciarti una traccia: questo che leggo quassù è accattivante ,pur nel suo finale …”la nostra anima è intessuta di sogni, di quelli che abbiamo saputo coltivare e non abbiamo saputo non far appassire.”
    Il tuo Blog è una delle sorprese più recenti di Splinder. Complimenti Briciola.

  5. Trovo toccante questa tua consapevolezza della nostra caducità, espressa con vena surreale. Sei molto bravo, anzi bravissimo, amico mio. Con i complimenti di Gardenia.

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